domenica 15 luglio 2018

MESSALE SERAFICO

SAN BONAVENTURA

Giovanni Fidanza era nato a Bagnoregio (Viterbo) nel 1218. Bambino fu guarito da san Francesco, che avrebbe esclamato: «Oh bona Ventura»: gli rimase per nome, ed egli fu davvero una «buona Ventura» per la Chiesa. Volle farsi francescano, studiò filosofia e teologia a Parigi e vi fu a lungo professore. Eletto superiore generale del suo ordine, l’organizzò e diresse saggiamente, tanto da esserne chiamato: «secondo fondatore e padre»; infatti, Francesco non aveva lasciato alcuna precisa costituzione. Per averlo vicino a Roma, il Papa lo nominò vescovo di Albano e cardinale, incaricandolo di preparare il Concilio Ecumenico di Lione II per l’unione dei cristiani Latini e Greci. La sua teologia, agostiniana di mente e di spirito, e fortemente cristocentrica, lo rendeva capace di capire profondamente la teologia orientale. Aperto il Concilio il 7 maggio 1274, si giunse il 28 giugno a un accordo per l’unione (purtroppo rotto in seguito); ma il 15 luglio Bonaventura moriva, assistito dal papa Gregorio X. Pochi mesi prima era morto san Tommaso d’Aquino, di cui era amicissimo.

Bonaventura era uomo di azione e di governo, pratico e speculativo, ricco di equilibrato sentimento e simpaticamente «umano». Vedeva un fondamentale accordo fra le arti, le scienze, la filosofia, la teologia, la storia. Raramente scienza e fede s’erano viste tanto armonizzate in un uomo, e soprattutto così animate dall’amore; era un grande contemplativo, un mistico. Per questo è stato onorato dei titolo di «Dottore serafico».

Tratto da assisiofm.it
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