“Come possiamo fare perché il sentire la misericordia non rimanga un istante? Noi dobbiamo ricordare che la realtà è superiore all’idea: spesso viviamo il momento, l’istante, l’emozione e poi tutto passa. Uno dei grandi deficit è che noi viviamo il presente, il momentaneo, senza memoria. Per poter cercare di lasciarsi toccare dalla misericordia dobbiamo invece partire dalla nostra realtà personale, dalla nostra storia, perché non possiamo essere uomini e donne senza identità”.
"E' certo che non c’è futuro per ciascuno di noi senza misericordia. Infatti, la misericordia è quella esperienza di incontro con Gesù che prende i cocci della tua vita, li mette insieme e fa di te una persona ricostruita, completamente rinnovata. Se tocchi Gesù, ti relazioni a lui, la tua vita è recuperata”.
“Il cristianesimo non è una strada con tanti paletti, ma Gesù è una persona, una storia concreta. Per questo, la misericordia è una storia che continua, un’esperienza concreta che tocca integralmente ogni uomo”.
“La misericordia è la rivoluzione della storia. Dobbiamo eliminare dal vocabolario personale la parola competitor, avversario, nemico, perché la differenza cristiana si chiama ‘essere amico’, si chiama amore”.
"Diffidate dalla felicità da ipermercato, a basso prezzo. La felicità si chiama Gesù”.
estratti della catechesi di mons. Francesco Savino, vescovo di Cassano all’Jonio
28 luglio 2016 a Cracovia in occasione della GMG 2016