[...] In queste giornate di riflessione e di preghiera, voi vi siete lasciati guidare in particolare da due elementi essenziali della vostra identità: la minorità e la fraternità. Io ho chiesto consiglio a due francescani amici, giovani, dell’Argentina: “Devo dire qualcosa su questo, sulla minorità, dammi un consiglio”. Uno mi ha risposto: “Dio me la conceda ogni giorno”. L’altro mi ha detto: “È quello che cerco di fare tutti i giorni”. Questa è la definizione di minorità che questi due amici, giovani francescani, della mia terra, mi hanno dato.
La minorità chiama ad essere e sentirsi piccoli davanti a Dio, affidandosi totalmente alla sua infinita misericordia. La prospettiva della misericordia è incomprensibile per quanti non si riconoscono “minori”, cioè piccoli, bisognosi e peccatori davanti a Dio. Quanto più siamo consapevoli di questo, tanto più siamo vicini alla salvezza; quanto più siamo convinti di essere peccatori, tanto più siamo disposti ad essere salvati.
Così accade nel Vangelo: le persone che si riconoscono povere davanti a Gesù vengono salvate; chi invece ritiene di non averne bisogno non riceve la salvezza, non perché non gli sia stata offerta, ma perché non l’ha accolta. Minorità significa anche uscire da sé stessi, dai propri schemi e vedute personali; significa andare oltre le strutture – che pure sono utili se usate saggiamente –, andare oltre le abitudini e le sicurezze, per testimoniare concreta vicinanza ai poveri, ai bisognosi, agli emarginati, in un autentico atteggiamento di condivisione e di servizio.
Anche la dimensione della fraternità appartiene in maniera essenziale alla testimonianza evangelica. Nella Chiesa delle origini, i cristiani vivevano a tal punto la comunione fraterna da costituire un segno eloquente e attraente di unità e di carità. La gente era stupita nel vedere i cristiani così uniti nell’amore, così disponibili nel dono e nel perdono vicendevole, così solidali nella misericordia, nella benevolenza, nell’aiuto reciproco, unanimi nel condividere le gioie, le sofferenze e le esperienze della vita.