Provare a raccontare se stessi guardando le proprie mani. Che sono il simbolo della concretezza e quindi anche il veicolo di una misericordia che non ha nulla di astratto, ma può e deve realizzarsi nella quotidianità.
Con le mani Gesù solleva dalla polvere la donna adultera, accarezza i bambini, spezza il pane e lava i piedi dei discepoli. Non ha paura di sporcarsi con noi, è disposto a toccarci e, come una madre, quando ci vede camminare verso il peccato si lancia per afferrarci.
Ognuno di noi è importante per Dio che ci ama così come siamo. e la misericordia di Dio ci dice che siamo amati, ma chiama anche noi a sporcarci le mani, soprattutto con chi è sporco.
estratti della catechesi di mons. Roberto Carboni, vescovo di Ales-Terralba
28 luglio 2016 a Cracovia in occasione della GMG 2016